La prima sveglia fu inventata dall’orologiaio americano, Levi Hutchins. Il dispositivo gli era necessario per lavoro, doveva alzarsi con precisione ogni giorno alle ore 4 del mattino, un’ora in cui la luce manca.
Il primo che brevettò una sveglia meccanica regolabile fu un francese. Gli studiosi riportano che prima del 1847 era diffusa una professione di tutto rispetto che esigeva grandi capacità di adattamento, era colui che svegliava le persone.
Comunque quel lavoro in antichità lo svolgeva la persona deputata, la quale doveva riuscire ad alzarsi prima del Re o del nobile svegliandolo in tempo per adempiere i suoi doveri.
Molti sono i mestieri del passato, scomparsi nel tempo e nei ricordi.
Tra questi vi era lo “svegliatore”  (in Inglese Knocker uppers)
Una figura nata in Inghilterra e in Irlanda che durò fino al 1920, data in cui le sveglie      meccaniche divennero più abbordabili per le tasche dei cittadini.
I svegliatori o più precisamente i bussatori erano lavoratori dal compito molto semplice,   considerati dai cittadini a tutti gli effetti una sveglia umana. In generale erano per lo      più anziani a svolgere questa mansione, a volte venivano anche “assoldati” dai poliziotti    per eseguire il compito durante la ronda mattutina in cambio di un pagamento extra.
Il loro compito era di bussare a porte e finestre con dei lunghi bastoni, o usare delle       cerbottane finché non fossero certi di aver svegliato gli operai.
Come facessero ad arrivare in tempo non è dato sapere, sappiamo però che l’uomo fu      sostituito da una sveglia. (Forse fu il primo esempio di sostituzione con una macchina).