“Buon Umore”
lunedì 21 settembre 2020Un po di relax e risate con questo video… Ridere fa bene… Un caro saluto a tutti…
Un po di relax e risate con questo video… Ridere fa bene… Un caro saluto a tutti…
Le fonderie Ozanam , si sono rinnovate. Un nuovo cortile reso unico dall’artista internazionale Tellas, il prato fiorito e l’ortoalto sul tetto. Le api operose Ozanam sempre più operose. Un locale di energia primaria, ma soprattutto una cucina-fucina di idee gustose e solidali, in cui i ragazzi provenienti dai corsi (persone con fragilità e diversamente abili) possono mettersi alla prova in maniera collaborativa e professionale divertendosi. Un locale elegante ma colorato, moderno e fresco, un laboratorio di idee culinarie sempre nuove e originali, preparate con dei dettagli e attenzione particolare alla presentazione ma soprattutto agli ingredienti a “km 0″ ed equo-solidali. Le prelibatezze prendono vita con filosofia del sapore “slow” attenta e pregiata, che parte dalle sorgenti del gusto senza perdere di vista la componente di solidarietà e di attività collettiva.
Il ristorante “Le fonderie OZANAM” si trova nel cortile di Via Foligno, 14 – Torino
Bella gioventù,che si butta via
Che non basta mai
Bella gioventù, tra illusioni e guai.
Bella, imprendibile tu sei quella
Permissiva che perdona e che disarma
Sei quell’attimo che va
Poca eternità, troppa ingenuità.
Bella gioventù, assordante sì
Da mordere e fuggire
Bella da non dire, di te si può morire.
Viva, da confonderci le idee
Folle, ancor più delle maree.
Così proibita, agli ottantenni che
Inspiegabilmente, non saranno mai sazi di te.
Libera quella stella, falla tornare su
Non spezzare quel volo, non puoi farcela solo
Dagli aria importanza
Giudizio e prudenza.
Il meglio della vita
Lo spendi proprio qua
È l’età generosa
È una sana bugia
………………………………….
Riaccendi quella stella, se non ti trovi più
Riconosci i pensieri, quei sentieri laggiù
E non avrai speso invano la tua gioventù.
Ritorna dalla vita, e fidati di lei
Non sia un grido lontano
Disincanto non sia
Gioventù rassegnata, negata, taciuta,
Che adesso ti arrendi così,
…….Bella gioventù, dimmi ancora,
CI VOGLIONO RENDERE L’ESISTENZA SEMPRE PIÙ DIFFICILE.. E COMPLICARCI LA VITA ..AH.AH ..FORSE LO FANNO PER FARCI TENERE IN ESERCIZIO LA NOSTRA Mente..( per noi sarà abbastanza facile (perché siamo dei “geni”) ma per altri che hanno il terrore del P.C. ….non va bene….
d’altronde che cosa c’è ancora di giusto…..
JEAN TODT È STATO IN VISITA ALL’EX PILOTA DELLA FERRARI
SIVIO BERLUSCONI
…….STO LOTTANDO…..
.
NON CAPISCO QUALE LOTTA SIANO FACENDO……CIRCONDATI DA UN MASSICCIO ENTOURAGE DI MEDICI E DI INFERMIERI….
I “NORMALI……INVECE NON COMBATTONO E SI RASSEGNANO A MORIRE???????????????????????????????
Ciao Beppe ho letto nei commenti che non te la senti più di venire al Blog… Mi dispiace che non sarai più presente nel gruppo… Quando qualcuno va via lascia sempre un po di vuoto.
Abbiamo passato dieci anni in buona compagnia… Sei stato sempre una persona disponibile è collaborativa: Ci mancherai a tutti… Se non ti senti di venire più e vuoi pubblicare qualcosa sul Blog puoi farlo ugualmente.
Gli articoli che hai inserito sono chiari e ben scritti. Se ci ripensi o se qualche volta vuoi farci una sorpresa e ci vieni a trovare sei sempre il benvenuto… Un abbraccio grande da parte di tutti carissimo amico Beppe…
Con i suoi 3124 ettari, il Parco rappresenta un’ambiente recintato con prati e boschi tutelati più grande d’Europa, in cui vivono liberamente nei suoi prati e foreste numerose specie di animali selvatici e domestici.
Grazie al suo lungo muro di cinta di 30 km, fatto costruire a metà del 800 da re Vittorio Emanuele II, è il più grande parco cintato d’Europa. Muro fatto costruire per proteggere gli appartamenti reali del Castello della Mandria, voluti dal re per viverci con la sua seconda famiglia creata con la moglie morganatica Rosa Vercellana, detta “Bela Rosin”, ed è servito di fatto per proteggere anche uno dei lembi sopravvissuti della foresta che un tempo copriva l’intera Pianura Padana.
Alla morte del re Vittorio Emanuele II, i Medici del Vascello nel 1882 divennero proprietari della tenuta, consentendo di mantenere integre tutte le sue caratteristiche sino ai giorni nostri. A metà del secolo scorso, in questa tenuta vivevano oltre 900 persone ed erano presenti due chiese, due scuole, un teatro, ed addiritura una piccola piscina per ragazzi.
Nel 1976 la tenuta venne in parte venduta alla Regione Piemonte, suddividendo il territorio in due grandi aree, il preparco di 3446 ettari fuori dalle mura con finalità di accordo tra regime d’uso e tutela con l’area circostante e l’attuale area attrezzata vero nucleo del parco di 3124 ettari con finalità di tutela del patrimonio naturalistico e culturale, nella quale sono collocate anche le attrezzature per il tempo libero.