Pubblicità … Pubblicità …
Avete mai fatto caso agli spot televisivi?
Alcuni sono proprio poco piacevoli da vedersi… altri fin troppo sofisticati… altri proprio irritanti…
Per esempio quelli su “internet” e la “chiavetta”.
Possibile che ci sia sempre l’intelligente e il poco intelligente… la bellissima e il “coatto” … il “furbo” e il “tonto”…??
Sarebbe bello poter vedere una pubblicità  di prodotti “internet” un po’ più istruttiva visto che l’oggetto” dovrebbe esserlo e a chi è diretto…..
Altro caso il cibo per gatti, quella pubblicità è il massimo dell’eleganza! Per i cani invece la pubblicità è un po’ più seria….
e ….e ….quella dei profumi durante il periodo natalizio… ah ah il massimo della raffinatezza, della passione, dell’erotismo!
Poi ci sono gli spot che non si capisco proprio, vien da chiedersi che cosa vuoi dire?????
Già dobbiamo sopportarne tanti e tanti spot , ma almeno cercati di renderli più interessanti, più comprensibili e sopratutto non prendeteci per “tonti” e della serie “tanto comprano tutto”
Pietà abbiate più rispetto per i consumatori…
26 gennaio 2010 alle 20:00
Cara Iris hai proprio ragione. Ma noi consumatori abbiamo anche un’arma per difenderci, uno è il tasto “MUTE” (senza l’audio è già un sollievo) e l’altro è il tasto rosso che serve per spegnere il televisore. Non dico di cambiare canale perchè tanto la musica non cambia.
26 gennaio 2010 alle 23:00
Hai proprio ragione Iris,molto spot televisivi sono veramente stupidi e alienanti,invece delle baggianate dovrebbero essere più informativi,alcuni poi sembra che ci prendano per dei dementi.
Io di solito giro canale penso che sia l’unica difesa oltre il tasto mute come dice il nostro amico Piero.
27 gennaio 2010 alle 08:35
Beh cara Iris, hai messo il dito, ma che dico: la mano fino alla spalla, nella piaga inerente parecchi inguardabili SPOT televisivi. L’analisi da te rilevata riveste totalmente il sentire delle cosiddette persone “normali”, non ancora plagiate del tutto da questo incessante tam-tam mediatico. Penso che questi tuoi concetti, seppur condivisi da un grandissimo numero di utenti televisivi, non interessino minimamente a chi, e direi pure con accanimento violento, ci ammannisce questi spot. D’altronde le società che detengono e diffondono televisione non intendono rinunciare alle pingui entrate derivate dagli inserzionisti che diffondono i loro messaggi e non si peritano di attuare alcuna forma di censura per poter elidere quanto è inaccettabile a un pubblico maturo e rispettoso di alcuni semplici “valori”. Assistiamo, e non solo in televisione, ad un imbarbarimento dei rapporti sociali, sempre più scadenti, ma così va il mondo e noi non possiamo far altro che, almeno per la televisione quanto suggerisce Piero, premere il pulsante “mute”. Occorrerebbe alla società contemporanea una rilettura generale (e obbligatoria) dell’opera di Erich Fromm dal titolo eloquente: Avere o essere?, per scoprire quanto stiamo passivamente sgretolando, giorno per giorno, tutto ciò che appartiene ai sani principi morali che puntellano l’archetipo di una società degna di questo nome. Ultimo invito: combatti e non demordere mai, per te stessa, per quelli che stanno accanto a noi e per quelli che verranno poi.