- LA FONTANA DEI DODICI MESI -
Questa è la monumentale fontana immersa nel grandioso parco del VALENTINO, è l’unico esemplare rimasto del progetto architettonico fatto nel parco per l’Esposizione Nazionale del 1898, in occasione dei 50 anni dello Statuto Albertino.
Come per i numerosi luoghi e simboli di Torino, anche la storia della “FONTANA DEI DODICI MESI”, è legata ad una leggenda. Si narra infatti, che la fontana sorga nel luogo in cui Fetonte, figlio del Dio del Sole, dopo essersi impadronito del carro del padre e aver fatto imbizzarrire i cavalli, Fetonte cadde proprio nel più vicino fiume Po. Dove, alcuni secoli dopo i Romani fondarono la città di AUGUSTA TAURINORUM, (Torino).
Le caratteristiche di questa fontana, è composta da una vasca ovale in cui arriva l’acqua da una piccola cascata centrale, la vasca è poi sovrastata da una terrazza della stessa forma su cui si trovano quattro gruppi di statue, che rappresentano i quattro fiumi che bagnano Torino. La STURA, rappresentata da tre nudi femminili, il PO, rappresentato da un personaggio barbuto, la DORA, raffigurata da una pastorella, e il SANGONE che viene rappresentato da un genio che sorride a due amanti. La terrazza è inoltre arricchita da statue che raffigurano allegoricamente i dodici mesi. Lo stile della fontana è un misto tra lo stile Liberty e il rococò, ricalca di molto con alcuni particolari della Fontana della Regina.
3 marzo 2020 alle 13:52
E’ una fontana bellissima e tutte le volte che la Domenica vado al Parco del Valentino… mi fermo per ammirarla…
3 marzo 2020 alle 16:48
Sono vecchi capolavori che hanno pure dei riscontri significativi legati anche alla storia. Il mio programma è fare dei semplici blog informativi, saranno tutti indirizzati verso la conoscenza delle bellezze storiche di chiese e dei più importanti monumenti della città di Torino. Grazie per la tua sempre sollecita e costante visione…ciao
7 marzo 2020 alle 09:44
AMMIRIAMO QUESTI CAPOLAVORI D’ALTRI TEMPI PERCHE’ ADESSO NON NE’ FANNO PIU’.
7 marzo 2020 alle 13:05
BRAVO, BELLISSIMA SPIEGAZIONE, OGGI DI QUETI CAPOLAVORI NON NE REALIZZANO PIU’