OLIMPIADI-
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“Una meravigliosa estate per essere italiani
Dai Giochi l’autobiografia di una nazioneTrentotto medaglie, il record di sempre: c’è una nuova generazione cresciuta in un Paese che teme di tramontare
GIANNI RIOTTA
TOKYO
«Era un ossimoro: per lanciar-
mi nella finale della staffetta
4×100, ultima frazione contro
l’inglese Nethaneel Mit-
chell-Blake, un amico con il
quale mi sono allenato in pas-
sato, mi dicevo, Stai calmo,
Stai calmo Filippo, Rilassati,
Non forzare, Tanto lo prendi».
Così Filippo Tortu, 23 anni,
studente di Impresa e Manage-
ment alla Luiss di Roma, «Ho
più paura prima di un esame
che di una finale», racconta, in
inglese, alle telecamere del
mondo, nel sotterraneo afoso
dello Stadio Olimpico di To-
kyo, i suoi pensieri nei 100 me-
tri finali della staffetta che ha
dato all’Italia un record di 10
ori, 5 nella magnifica atletica.
«Oxymoron», pensate, un
atleta, ancora madido di sudo-
re, bandiera tricolore sulle
spalle, dopo una impresa sen-
za precedenti nella storia ita-
liana, avendo rimontato un
metro all’asso della Louisiana
University, sceglie la parola
«ossimoro», con perfetta pro-
prietà, spiega la onnisciente
Enciclopedia Treccani «L’ossi-
moro (dal greco oksýmōron,
composto di oksýs “acuto” e
mōrós “stolto, folle”) è un pro-
cedimento retorico che consi-
ste nell’unire due parole o
espressioni che sono inconci-
liabili nel significato», «per dar-
mi energia mi dicevo stai cal-
mo!». Questa è l’immagine
che il nostro paese sta dando
di sé alle Olimpiadi di Tokyo,
in una meravigliosa estate per
essere italiani. Chi di noi vive
queste ore in Giappone, ascol-
ta frasi di simpatia, non rituali,
come quelle che mi gira Syo
Miyazaky, giovane chef di un
minuscolo ristorante di Ginza,
«Siete veloci voi italiani, sì, ma
vincete con stile, sembra che il
caldo non esista per voi».
Non è vero, ho visto i quattro
dell’inseguimento d’oro del ci-
clismo a Izu grondar sudore, ho
visto Irma «La Tosta» Testa fati-
care sotto la boxe della filippi-
na Petecio, e ieri gli eroi della
staffetta azzurra, Patta-Ja-
cobs-Desalu-Tortu patire nella
calura sulla capitale, ma Syo co-
glie, con acume, il nesso: l’Ita-
lia Olimpica 2021, record di 10
ori, 10 argenti e 18 bronzi, me-
raviglioso settimo posto nel me-
dagliere, primi in Europa e die-
tro le grandi potenze, vince pia-
cendo, vince riscuotendo sim-
patia, vince suscitando ammi-
razione per stile e rigore. Mar-
cell Lamont Jacobs, nato a El Pa-
so, Texas, rivendicato ora da
due paesi, con la ricerca del pa-
dre perduto a commuoverci. Il
lottatore Chamizo, cubano-ita-
liano, lo staffettista Desalu, bat-
terista per passione, di origine
nigeriana, che ride con il com-
pagno Tortu, milanese di fami-
glia sarda, sulla comune «u» fi-
nale. Il marciatore d’oro Massi-
mo Stano, che impara il giappo-
nese e saluta i volontari di To-
kyo in buon accento, converti-
to all’Islam per amore della mo-
glie Fatima, mentre Caterina
Marianna Banti, oro nella vela,
l’Islam lo ha studiato all’Orien-
tale di Napoli e firma saggi pon-
derosi dal titolo «Il ruolo del sa-
lafismo nella transizione demo-
cratica della Tunisia», parlan-
do oltre all’italiano, arabo, tur-
co, francese, inglese, spagnolo
e tedesco. Prima del successo
di Banti e del suo partner di im-
barcazione Nacra, Ruggero Ti-
ta, il solo successo italiano nel-
la barca a vela, con l’eccezione
della Alessandra Sensini nel
windsurf, risale al magnifico
ammiraglio Tino Straulino, me-
daglia d’oro ad Helsinki 1952,
nato a Lussimpiccolo, oggi Ma-
li Lošinj in Croazia, nel 1914,
commando nella X Mas contro
gli inglesi, poi resistente contro
la Repubblica di Salò. Era un’al-
tra Italia, per confini, cultura,
tradizioni, oggi Straulino con-
dividerebbe la squadra con il
pesista Zane Weir, nato e cre-
sciuto a Amanzimtoti, Sud Afri-
ca, studente dell’Università di
Città del Capo, avviato allo
sport dal nonno Mario.
The Economist aveva irriso
la Nazionale italiana di Rober-
to Mancini, dominatrice del
Campionato Europeo per la
prima volta dopo il 1968, per-
ché solo bianca, trascurando
la diversità introdotta dai bra-
siliani-italiani, Jorginho, To-
loi, Emerson. A Tokyo il 38%
degli azzurri e delle azzurre
non è nato in Italia, se il presi-
dente del Coni Giovanni Mala-
gò, opportunamente, invoca
uno ius soli sportivo, cittadi-
nanza per gli atleti che anticipi
l’attesa del diciottesimo anno,
è perché vede, in prima fila, co-
me questi ragazzi, «stranieri
senza passaporto», parlino, vi-
vano, sentano come italiani.
Jacobs ieri l’ha detto, secon-
do oro alle spalle, «Quando ve-
diamo la bandiera, quando
sentiamo l’inno, ci vengono i
brividi sulla pelle», e Desalu,
che gioca a fare il duro «io non
piango», annuisce compunto.
È stato il compianto presiden-
te Carlo Azeglio Ciampi, in po-
lemica contro chi predicava di
«Morte della patria in Italia» a
insistere perché Inno di Mame-
li e tricolore tornassero a esse-
re parte della vita quotidiana,
e Giorgio Napolitano e Sergio
Mattarella hanno confermato
la sua scelta raziocinante. Lo
sport, e questa dura stagione
di pandemia, provano quanto
i simboli contino, in tempi diffi-
cili. La ginnasta Vanessa Ferra-
ri vince l’argento sulle note del
cantante Bocelli
dente del Coni Giovanni Mala-
gò, opportunamente, invoca
uno ius soli sportivo, cittadi-
nanza per gli atleti che anticipi
l’attesa del diciottesimo anno,
è perché vede, in prima fila, co-
me questi ragazzi, «stranieri
senza passaporto», parlino, vi-
vano, sentano come italiani.
Jacobs ieri l’ha detto, secon-
do oro alle spalle, «Quando ve-
diamo la bandiera, quando
sentiamo l’inno, ci vengono i
brividi sulla pelle», e Desalu,
che gioca a fare il duro «io non
piango», annuisce compunto.
È stato il compianto presiden-
te Carlo Azeglio Ciampi, in po-
lemica contro chi predicava di
«Morte della patria in Italia» a
insistere perché Inno di Mame-
li e tricolore tornassero a esse-
re parte della vita quotidiana,
e Giorgio Napolitano e Sergio
Mattarella hanno confermato
la sua scelta raziocinante. Lo
sport, e questa dura stagione
di pandemia, provano quanto
i simboli contino, in tempi diffi-
cili. La ginnasta Vanessa Ferra-
ri vince l’argento sulle note del
cantante Bocelli
9 agosto 2021 alle 11:58
Sono state delle Olimpiadi entusiasmanti per l’Italia. Questo vuol dire che ci siamo anche noi e lo abbiamo dimostrato.
12 agosto 2021 alle 03:23
Si le abbiamo onorate al meglio, anche se io spero che la nostra nazione onori moltissime altre cose che aiutano il popolo Italiano ha essere alla pari con i migliori paesi del mondo.
12 agosto 2021 alle 08:21
Hai perfettamente ragione Francesco.