Don LUIGI CIOTTI alla Festa del 25 Aprile in 5a Circoscrizione
Lo abbiamo incontrato al microfono, sulla pedana dello spiazzo della V Circoscrizione, circondato dalle Autorità istituzionali e dal folto gruppo componente il Coro Tre Valli di Venaria Reale. Relatore ufficiale della Manifestazione “Fiaccolata per il 65° Anniversario della Liberazione” testé conclusasi con l’ingresso della Banda musicale Salus e dei partecipanti alla fiaccolata per le vie del quartiere a far da cornice ai numerosi cittadini già presenti. Don Ciotti ha aperto il suo intervento con una articolata disamina etimologica e storica su due temi a lui particolarmente cari: resistenza e liberazione. E’ stato un fluire di riflessioni su questi due lemmi a partire fin dalla resistenza e dalla liberazione dall’oppressione nazifascista nel mitico 25 Aprile del 1945; riflessioni che hanno spaziato storicamente sino alla resistenza odierna: contro le ingiustizie, la povertà , la precarietà , la sopraffazione dei più deboli, le difficili e non condivise accoglienza e integrazione del diverso. Sono state parole scevre di qualsiasi retorica, erano dirette al cuore e alle coscienze di tutti noi, e l’attenzione posta dai presenti era notevolmente sentita e suffragata dai fragorosi applausi tributategli.
Personalmente ho totalmente condiviso, come da tempo non mi succedeva, gli argomenti questo eminente pensatore; le sue parole hanno irradiato e ancor più cementato il mio sentire su temi che hanno, e, ancor oggi fungono da valori per la mia coscienza e la mia etica sociale e cristiana.
Ma ciò che desidero porre all’attenzione dei miei amici blogger-senior è la figura di don Ciotti, uno dei sacerdoti italiani più dinamici, attivi e impegnati nella lotta alla mafia e famoso per la promozione dei valori cristiani e sociali della giustizia e della legalità .
Torinese di adozione è pure un affermato pubblicista e un rinomato editorialista, infatti egli continua a collaborare con i maggiori quotidiani e periodici nazionali. Scrive inoltre su riviste specializzate per operatori sociali e insegnanti ed interviene spesso a manifestazioni (come la nostra della sera del 25 aprile), incontri e dibattiti pubblici e televisivi. Profeticamente, e qui sta la straordinarietà dell’evento, fu ordinato sacerdote da una delle figure indimenticabili del clero torinese, il compianto cardinale Michele Pellegrino, creatore del movimento “Camminare insieme”, il quale gli affidò nel 1972 come parrocchia la “strada” e per tetto un “cielo di stelle”.
Don Ciotti è una figura molto influente in campo religioso e sociale ed è autore di varie pubblicazioni di carattere educativo, sociale e spirituale. E’ ininterrotta la sua opera contro le varie dipendenze e spesso viene invitato in vari paesi europei a presiedere seminari, ed è stato pure accolto per alcune sue audizioni presso il Parlamento europeo. Nel 1998, a Bologna, gli viene assegnata la laurea “honoris causa” in Scienze dell’educazione che don Ciotti considera un grande premio per le fatiche compiute da tutto il Gruppo Abele nel corso degli anni. In una ricerca sociologica R. Saglimbeni citò uno degli aforismi di don Ciotti: «Sono solo un cittadino che sente prepotente dentro di sé il bisogno di giustizia». Bastano queste poche parole per capire chi è veramente don Ciotti, non un semplice sacerdote, bensì un onesto cittadino al servizio della gente, di tutti coloro che chiedono aiuto. Un uomo carismatico e di luminosa personalità , capace di parlare al cuore della gente sapendo loro infondere una speranza di pace, di legalità , di amore e di fede.
Per tutto questo abbiamo ascoltato con vero piacere le sue provocatorie riflessioni e le sue profonde suggestioni, infatti come motto personale don Ciotti ha il seguente e originale assioma: «Sono felice di spendere la mia vita per saldare la terra al cielo».
Un mio personale e sentito augurio: “LUNGA VITA A DON CIOTTI”.
28 aprile 2010 alle 17:25
Ciao Carlo,
come al solito condivido il Tuo pensiero e le Tue riflessioni.
Anche io ho subito il fascino di Don Ciotti pieno di intensi messaggi rivolti ai cittadini e anche a noi che cerchiamo di fare politica sul territorio…mai come quella sera ho sentito la responsabilità del mio piccolo compito istituzionale e mai come quella sera ho sentito che sempre bisogna dare di più alla ricerca del giusto.
Noi possiamo vincere e dobbiamo vincere contro le ingiustizie, le sopraffazioni, le inciviltà e la deriva che si stà aprendo nella nostra società .
Facciamolo insieme…uniti..io ci sarò sempre!!!!
Un abbraccio sincero.
Antonio Ciavarra