DA SPECCHIO DEI TEMPI DEL 27/11/2010
hO TROVATO PARTICOLARMENTE INTERESSANTE Â QUESTA LETTERA Â PUBBLICATA Â SU ” SPECCHIO DEI TEMPI” E VE LA PROPONGO:
Un lettore scrive:
«Martedì 16 novembre, un giorno durante il quale a Torino pioveva copiosamente, mia moglie, nel primo pomeriggio, sale sul bus Gtt della linea 34, in corso Vittorio. Doveva recarsi a trovare nostro figlio, ricoverato all’ospedale, per portargli il cambio della biancheria: pertanto, considerato anche l’ombrello, aveva la sua borsa e lo zaino. Il tram era stracolmo di gente: alla prima obliteratrice non riesce a convalidare il biglietto perché leggermente inumidito. Cerca di raggiungere l’altra macchinetta ma non vi riesce: rimane “intruppata” (non si dice in italiano ma rende l’idea) tra persone che spingono, cercando di ricavarsi uno spazio, ed altre che hanno con sé diverse valigie e proprio non ne vogliono sapere di spostarsi.
Vi erano molti gruppi di extracomunitari e diversi ragazzi italiani sgarbati, con le cuffie nelle orecchie, che parevano fregarsene di quanto capitava accanto loro. «Morale: un paio di fermate dopo sale il controllore che decide di verificare il biglietto solo a lei, ad un anziana signora seduta vicino e ad uno studente dall’ aria innocua, ignorando completamente gli altri utenti. Mia moglie prova a spiegare le ragioni della mancata convalida ma il dipendente non ne vuole sapere: le infligge l’ammenda prevista (60 euro), chiedendole di esibire la carta d’identità . «Rimane un profondo senso di amarezza e di ingiustizia, oltre ovviamente la multa che dovremo pagare: il rigore prevederebbe che il biglietto (più gli eventuali documenti) sia chiesto a tutti i presenti. «A Torino, sui mezzi pubblici, la legge vale solo per le persone dall’aspetto più rassicurante?».
27 novembre 2010 alle 18:59
Cara Iris,ho letto pure io quel’articolo su specchio,e ti posso garantire che pure io mi sono come dire “incazzato”ma ti posso assicurare che è storia di tutti i giorni,i controllori bontà loro se la prendono sempre con i piu’deboli.A presto.
27 novembre 2010 alle 20:55
é molto più facile prendersela con le persone innocue,purtroppo anchio ho assistito a scene di questo genere è non mi sono affatto piaciute.
1 dicembre 2010 alle 11:48
Se proviamo a mettersi nei panni del controllore probabilmente anche noi useremo lo stesso sistema. Profondamente ingiusto e disgustoso,ma l’unico che ti prmette di sopravvivere! I controllori che tutti i giorni sono a contatto con questi problemi cercano di evitare collutazioni e ricoveri in ospedale.
Sicuramente sono i sistemi di controllo che sono da rivedere. I dirigenti GGTT devono escogitare altri sistemi di controllo perche’ come è ora è veramente uno schifo! Gente che oblitera il bigletto è veramente poca,i prepotenti la fanno sempre franca! Ciao ciao.
8 dicembre 2010 alle 15:27
Hanno ragione sia Enzo che Secondo, mentre non sono d’accordo con Vemo, i cosidetti controllori, prima di essere assunti, dovrebbero fare un piccolo corso di psicologia e sociologia.
Io prendo quasi mai i mezzi pubblici, ma per quelle poche volte, ho notato, come i controllori sono avvezzi a lasciare perdere sopratutto i giovani, che fanno (cagnara) senza rispetto per nessuno, e a volte anche senza biglietto, chissà forse ne hanno paura? così si rivolgono ai più deboli, forse sono loro (i controllori) che dovrebbero essere multati.